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Amadeus si fa il segno della croce a Sanremo.

È la conferma che l'Italia è un Paese culturalmente morto.

L'ostentazione di un gesto rituale religioso in una gara canora, diventa la sintesi della povertà intellettuale non solo di chi servilmente si è prestato, ma anche di chi glielo ha chiesto.

I cattolici, dal canto loro, accettano di buon grado di essere legittimati in ogni dove nei loro arcaismi.

Il gesto di Amadeus non è solo inopportuno, è violento, perché invade spazi che non sono solo dei cattolici.

Ma i cattolici non si vergogneranno di non avere avuto rispetto per chi non condivide la loro credenza, e vigliaccamente, come fanno sempre, proporranno una narrazione vittimistica.

La libertà di religione e la libertà dalla religione sono obiettivi differenti ma passano entrambi attraverso il rispetto.

Amadeus ha confermato che i cattolici non hanno rispetto ma ostentano con arroganza.

Questa non è spiritualità, è prevaricazione.

Carla Corsetti