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SCHEDATURA

07-08-2025 08:31 - Carla Corsetti
Guardate bene i volti di Meloni e Roccella e ricordatevi di loro due ogni volta che un adolescente si suicida perché è stato privato delle cure ormonali mascolinizzanti o femminilizzanti.
Il 4 agosto 2025 il Consiglio dei Ministri, su proposta di Roccella, ha approvato un disegno di legge contro i minori che non rispondono alla categorizzazione binaria di matrice biblica.
Nella infinita perversione che pervade la produzione normativa di questo governo di incapaci, su proposta di Roccella è stato istituito un registro nazionale delle prescrizioni di farmaci per la disforia di genere nei minori, ed è stato reso obbligatorio inviare report semestrali al Ministero della Salute.
Dunque ogni sei mesi si dovranno inviare al Ministero dati anagrafici e clinici che prevedono diagnosi, percorso psicologico, comorbilità, monitoraggio e follow‑up, perché Roccella e Meloni hanno deciso di inaugurare la “schedatura” e la violazione della privacy dei minori.
Ma sono andate anche oltre.
Con questo sistema hanno di fatto centralizzato una sorveglianza discriminatoria per stigmatizzare le persone trans fin dall’infanzia.
Per riuscire in questo intento perverso, hanno introdotto una serie di vincoli burocratici come la diagnosi obbligatoria da parte di una equipe multidisciplinare con cinque visite psichiatriche obbligatorie, con la somministrazione soltanto attraverso le farmacie ospedaliere, con l’approvazione delle terapie, caso per caso, da parte di Comitato etico pediatrico nazionale.
E’ di tutta evidenza che questi paletti scoraggiano le famiglie perché allungano i tempi delle terapie, pur di fronte al dato statistico secondo il quale l’accesso tempestivo a bloccanti puberali e ormoni riduce del 70 % il rischio di suicidio e migliora il benessere mentale nei giovani transgender.
Insomma Meloni e Roccella, ignorando i dati scientifici che vanno in direzione opposta alla loro ideologica volontà di controllo, non hanno alcuna intenzione di tutelare quanto piuttosto criminalizzare la varianza di genere.
Meloni e Roccella sono complessivamente responsabili di aver adottato un provvedimento regressivo, quando invece avrebbero dovuto adottare percorsi normativi laici, epurati dalla devianza ideologica religiosa alla quale mostrano convintamente di dover dar conto.
La dignità delle persone transgender è stata calpestata, dovrebbero vergognarsi e invece sono tronfie dei loro stereotipi discriminatori.