obiettivo 59
Il multiculturalismo è generalmente riferibile ad un sistema normativo nel quale, ribadito il principio universale per cui tutti i cittadini sono uguali, le legislazioni tendono alla coesistenza tutelata delle differenze culturali all’interno di una stessa società.
I cittadini, nei sistemi che tutelano il multiculturalismo, mantengono la propria identità culturale, sono garantiti nel riconoscimento della propria etnia e soprattutto della propria religione.
Il multiculturalismo, però, nelle applicazioni pratiche, si è concretizzato in un miope multiconfessionalismo attraverso il quale le peculiarità religiose che stabiliscono comportamenti e rituali per gli appartenenti ad una precisa comunità religiosa, trovano una tutela giuridica che segna una separazione netta con gli altri individui appartenenti alla stessa società ma non praticanti la stessa religione.
Sovente la tutela rigorosa di religioni diverse ha comportato una separazione e una divisione generatrice di esclusioni e razzismi.
Occorre che non solo il Legislatore definisca i criteri entro i quali sia possibile tutelare le differenze religiose senza limitare l’applicazione della legge generale, ma soprattutto occorre che il Legislatore indichi le modalità attraverso le quali le diverse culture possano interagire tra di loro in una interculturalità che porti alla integrazione e non alla esclusione.
L’intercultura consente di rimuovere le barriere che si creano tra culture differenti che da un lato impediscono l’applicazione di regole di giustizia sociale e dall’altro limitano le potenzialità economiche in grado di creare maggior benessere con un criterio ugualitario.
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