obiettivo 43
I sacerdoti nelle strutture carcerarie, le suorine o i preti nelle corsie d’ospedale, i cappellani militari nelle caserme dell’esercito, una valanga ingiustificata di denaro pubblico viene spesa ogni anno per pagare una casta parassitaria di soggetti, peraltro già ingiustificatamente mantenuti con i soldi derivati dalle tasse e sottratti a servizi pubblici.
Lo Stato non può pagare un servizio privato, atteso che non v’è alcuna legittima qualificazione giuridica che consenta di annoverare, ad esempio, la confessione o la recita del rosario tra i servizi pubblici.
Chi desidera un servizio spirituale dovrà pagarselo ovvero, a rigor di logica, attendere che gli sia reso gratuitamente da chi lo fa per “vocazione”.
[
] [
]
[
]
[
]
[
]
[
]
![icona per inviare a un amico](/img/share-email.png)
![icona per stampare](/img/share-stampante.png)
![icona di Facebook](/img/share-facebook.png)
![icona di Twitter](/img/share-x.png)
![icona di WhatsApp](/img/share-whatsapp.png)
![icona di Telegram](/img/share-telegram.png)