Obiettivo 21
La nostra Costituzione ci dice che la Sovranità appartiene al popolo.
Questo principio fondamentale dovrebbe costituire anche il cardine per la gestione del patrimonio finanziario.
In altri termini lo Stato dovrebbe essere il “proprietario” del denaro che noi utilizziamo e dovrebbe essere lo Stato a “fabbricarlo” perché questa è la regola negli Stati democratici.
Quello che accade nella realtà è ben diverso: gli Stati hanno ceduto alle banche private il diritto di “fabbricare” moneta e le banche private successivamente la “prestano” allo Stato facendosi pagare un interesse che costituisce debito pubblico.
Questo sistema fa si che il debito pubblico resti inestinguibile e sia destinato a crescere a dismisura perché per le banche private è un introito irrinunciabile. Nel programma politico di DA si prevede una riforma complessiva del sistema con l’azzeramento della partecipazione delle banche private alla redistribuzione degli utili e del patrimonio della Banca D’Italia.
Il mantenimento dello Stato democratico non può prescindere da un sistema bancario pubblico perché quello privato si pone in contrasto con il principio costituzionale della sovranità popolare.
Continuare a consentire alle banche private di mantenere il controllo sulla circolazione della moneta equivale a pagare la propria schiavitù.
[
] [
]
[
]
[
]
[
]
[
]





