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L'asse franco-tedesco

29-07-2019 18:51 - Redazione DA
L’Europa ha avuto una storia complessa, attraversata da guerre con le quali ha ridisegnato continuamente i suoi confini, e le contese per lembi di terra hanno infiammato eserciti e popoli.
Non c’è secolo che non abbia contato le sue vittime, non c’è secolo che non abbia avuto narrazioni drammatiche dipanate tra morte e distruzione.
Anche il secolo attuale è attraversato da una guerra invisibile, quella finanziaria, ed è una guerra che, al pari di quelle tradizionali, conta i suoi morti, anche senza il fragore delle bombe, senza il sangue dei soldati, ma con il silenzio assordante della morte per povertà.
La guerra finanziaria è stata dichiarata contro tutti i poveri, senza distinzione, sia europei che non europei.
Uno dei personaggi che più di altri è responsabile per aver causato perdite umane tra i poveri, mantenendo intatte, ma anche aggravando le cause della povertà, è la francese Cristine Lagarde quando era Direttrice Generale del Fondo Monetario Internazionale.
Quando fu accusata di aver adottato politiche criminali, fu memorabile la domanda retorica che lei pose pubblicamente a se stessa: “Allora io sarei il capo dei criminali?”.
Non ebbe risposte, ma solo un silenzio confermativo da parte degli astanti.
Negli anni successivi, in Grecia, giusto per citare un esempio particolarmente odioso, grazie alle ricette della Lagarde, si è registrato un incremento preoccupante della mortalità infantile quale effetto collaterale delle sue politiche di austerity imposte a quella nazione.
Questo secolo si è predisposto anche ad un altro tipo di guerra non convenzionale, la cyber war, la guerra cibernetica, che fa spostare l’attenzione sulla tedesca Ursula Von Der Leyen.
In Germania Ursula von der Leyen, quando era Ministro della Difesa, ha istituito nel Bundeswher, l’esercito tedesco, un comando informatico, già operativo dal 2017 ma che sarà a pieno regime nel 2021.
Il comando informatico, al pari della marina o dell’aeronautica, ha una struttura organizzativa indipendente, ed è diventata il sesto ramo dell'esercito tedesco.
Il comando informatico ha il compito prioritario di proteggere tutte le reti informatiche civili, industriali e militari della nazione, ma in realtà è addestrato per attacchi digitali con la finalità di sabotare i sistemi informatici, i computer, i sistemi di controllo, le reti di un’altra nazione con lo scopo di provocare danni significativi.
Dunque attacchi informatici offensivi che, nelle preoccupazioni espresse da molte forze politiche, dovrebbero richiedere il preventivo mandato del Bundestag, mentre invece sono forti i timori, non smentiti, che il comando informatico, presentato come necessaria unità difensiva dalla Von Der Leyer, presto si trasformerà in un'unità militare offensiva senza controlli, ad onta della protezione dei dati privati e, soprattutto, ad onta della democrazia.
Nel gennaio 2019 la Francia e la Germania, sottoscrivendo il Trattato di Aquisgrana, hanno consolidato la cooperazione tra le due nazioni, non soltanto sul piano economico, ma anche su quello militare, prevedendo una collaborazione diretta tra i rispettivi ministri.
L’asse franco-tedesco ha creato, di fatto, un’Europa a due velocità, con due sole nazioni capofila, mentre per le altre si alimenteranno le disuguaglianze interne, si favorirà la nascita di governi liberticidi, si determineranno condizioni di sfruttamento e povertà senza precedenti.
Il Trattato di Aquisgrana non è stato sottoscritto invano: la nomina della francese Cristine Lagarde alla Presidenza della Banca Centrale Europea e l’elezione della tedesca Ursula Von Der Leyer alla Presidenza della Commissione europea, ne sono gli immediati effetti tangibili.
In tutto questo l’Italia resta avvitata tra la violenza delle istituzioni e la barbarie degli imbecilli al potere, incapaci di risollevare l’economia anche perché incapaci di opporsi ai diktat della Troika.
Sono solo capaci di fare la voce grossa con 50 naufraghi disidratati, ma di fronte agli ordini della Lagarde e della Von Der Leyer saranno pecore tosate, beleranno pavidi e prontamente sottomessi, affinché non ci si soffermi troppo sulla loro mediocrità.
Carla Corsetti
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