PRIMA INDAGARE SULLE CAUSE
24-11-2023 10:50 - Carla Corsetti
Istituire la giornata mondiale del femminicidio ha valore se si indaga sulle cause che determinano gli uomini ad esercitare violenza contro le donne.
La religione, intesa come organizzazione di persone accomunate dalla stessa credenza, ha la maggiore responsabilità, in tutte le società e in tutte le latitudini.
La religione del mondo occidentale impernia le credenze e le ritualità su un testo definito sacro, la bibbia, che grande influenza ha avuto nella formazione culturale delle nostre società ponendo i maschi in una condizione di supremazia per il solo fatto di essere a immagine e somiglianza del loro dio maschio.
C’è una obiettiva difficoltà da parte dei religiosi a porre in relazione le proprie credenze con i comportamenti sociali, o sarebbe meglio definirli antisociali, ed anzi si tende a riaffermarne la validità richiamando solo ciò che è socialmente accettabile omettendo il resto.
Ed è paradossale sentire proprio le donne difendere la sacralità della bibbia che le relega ad un ruolo inferiore a quello degli animali domestici.
Il frasario biblico contro le donne è un concentrato di bestialità:
“La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo”
“Capo della donna è l'uomo”
“Voi, mogli, state sottomesse ai mariti”
“Trovo che amara più della morte è la donna”
“Se la giovane non è stata trovata in stato di verginità, allora la faranno uscire all'ingresso della casa del padre e la gente della sua città la lapiderà”.
E’ su queste premesse religiose che nei secoli si è costruito l’odio contro le donne.
Il femminicidio non tende a regredire come pure non tende a diminuire l’adesione di molte donne a quelle stesse religioni che si nutrono del disprezzo di genere.
L’8 marzo, festa istituita come “Giornata internazionale delle operaie” dalla Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste a Mosca, si è trasformata per molte donne, in una serata con striptease maschile.
Il 25 novembre è una ricorrenza più recente e dunque ancora per molto saremo risparmiati dalle sue degenerazioni.
Possiamo tuttavia contribuire ad arginarle, mettendo in luce cause e rimedi, a partire dalla eliminazione della bibbia dall’elenco dei testi scolastici, e sostituendo gli insegnamenti religiosi con l'educazione affettiva e il rispetto delle differenze.
La religione, intesa come organizzazione di persone accomunate dalla stessa credenza, ha la maggiore responsabilità, in tutte le società e in tutte le latitudini.
La religione del mondo occidentale impernia le credenze e le ritualità su un testo definito sacro, la bibbia, che grande influenza ha avuto nella formazione culturale delle nostre società ponendo i maschi in una condizione di supremazia per il solo fatto di essere a immagine e somiglianza del loro dio maschio.
C’è una obiettiva difficoltà da parte dei religiosi a porre in relazione le proprie credenze con i comportamenti sociali, o sarebbe meglio definirli antisociali, ed anzi si tende a riaffermarne la validità richiamando solo ciò che è socialmente accettabile omettendo il resto.
Ed è paradossale sentire proprio le donne difendere la sacralità della bibbia che le relega ad un ruolo inferiore a quello degli animali domestici.
Il frasario biblico contro le donne è un concentrato di bestialità:
“La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo”
“Capo della donna è l'uomo”
“Voi, mogli, state sottomesse ai mariti”
“Trovo che amara più della morte è la donna”
“Se la giovane non è stata trovata in stato di verginità, allora la faranno uscire all'ingresso della casa del padre e la gente della sua città la lapiderà”.
E’ su queste premesse religiose che nei secoli si è costruito l’odio contro le donne.
Il femminicidio non tende a regredire come pure non tende a diminuire l’adesione di molte donne a quelle stesse religioni che si nutrono del disprezzo di genere.
L’8 marzo, festa istituita come “Giornata internazionale delle operaie” dalla Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste a Mosca, si è trasformata per molte donne, in una serata con striptease maschile.
Il 25 novembre è una ricorrenza più recente e dunque ancora per molto saremo risparmiati dalle sue degenerazioni.
Possiamo tuttavia contribuire ad arginarle, mettendo in luce cause e rimedi, a partire dalla eliminazione della bibbia dall’elenco dei testi scolastici, e sostituendo gli insegnamenti religiosi con l'educazione affettiva e il rispetto delle differenze.