CORTO CIRCUITO

12-06-2025 20:53 -

I lavoratori precari non sono andati a votare per mantenere precario il loro lavoro.
I giovani non conoscono i loro diritti e non hanno sentito il dovere di difenderli.
I neofascisti non sono andati a votare per mantenere in piedi una legge sul lavoro partorita dal PD.
Il PD si è spaccato sui diritti dei lavoratori dopo averli frantumati per trenta anni, e ora vuole intestarsi i voti di chi, avendo partecipato al referendum, non voterebbe mai PD.
L’unico punto di coerenza gli italiani lo hanno espresso nel negare tempi ridotti per la cittadinanza, evidentemente ancora legati al manifesto della razza che ebbe tra i suoi ideologi il frate francescano Agostino Gemelli, mantenendo quell’atavico antropologico punto di coesione tra religione e razzismo.
Gongola per il mancato raggiungimento del quorum quella parte del PD che, coerente con l’impianto ideologico di quel partito, ha difeso le norme sul precariato, ha sposato convintamente la linea dei sindacati di destra, difende le tutele delle lobby, ha in odio la classe operaia, vuole la guerra nucleare e sta dalla parte di chi mette in atto il genocidio palestinese, perché sono anche loro di Fratelli d’Italia ma non hanno ancora fatto un percorso di consapevolezza per rendersene conto.