Il 27 aprile 1945 il criminale Mussolini venne catturato dalla 52° Brigata Partigiana Garibaldi a Dongo. Era scappato, da vigliacco quale era, con due casse di documenti e preziosi. Stava tentando la fuga verso la Germania ma i partigiani lo riconobbero mentre, travestito con una divisa tedesca, cercava di nascondersi in fondo ad un carro sotto una coperta. Un escamotage vile, come la sua esistenza. Fu giustiziato il giorno dopo. In Italia c’è una minoranza di nostalgici che ancora rimpiange quel mentecatto. Stupidità e ignoranza sono il mix perfetto per dichiararsi ancora fascisti nel 2025, non si può spiegare diversamente. Alcuni di questi nostalgici il 27 aprile hanno organizzato una manifestazione in ricordo del criminale a Dongo. Il crimine ha sempre dei seguaci e degli ammiratori, che mai come ora si sentono spalleggiati da un Ministro dell’Interno che non vieta le celebrazioni dei criminali, mentre invece in questo 25 Aprile, si sono moltiplicati i divieti per impedire festeggiamenti e celebrazioni antifasciste. Di questo passo, e con questo Governo, dobbiamo aspettarci manifestazioni il 16 gennaio a Palermo, giorno in cui hanno catturato il capomafia Matteo Messina Denaro, oppure il 14 maggio a Sestri Ponente, giorno in cui hanno catturato il pedofilo don Riccardo Seppia. In sintesi le “mentecattate” accadono quando una minoranza, la peggiore del Paese, arraffa il potere con una legge elettorale truffaldina, proprio come fece Mussolini.