Aiuti di Stato

11-07-2019 09:33 -

La Commissione Europea ha stabilito le modalità attraverso le quali si possono attivare aiuti alle imprese senza interferire con le regole del mercato.

Gli aiuti possono essere elargiti sotto forma di erogazioni in denaro a fronte di spese sostenute e giustificate, ovvero sotto forma di credito di imposta.

In ogni caso le imprese in fase di avvio ovvero le imprese che ricevono aiuti regionali o statali, hanno il dovere di mantenere il livello di occupazione che giustifica l'erogazione in denaro o il credito d'imposta.

Gli italiani normalmente non percepiscono l'aiuto all'impresa come una opportunità di sviluppo, né la ricevono con senso dell'onore impegnandosi a fare ciò che loro si richiede in cambio delle erogazioni ricevute.

L'imprenditore italiano medio vede nell'aiuto d'impresa una opportunità di guadagno personale cui non avrebbe potuto avere accesso se non avesse scelto, in via preventiva, il politico corrotto con funzione di intermediario, pagandone la campagna elettorale.

La classe politica italiana è infatti, per molta parte, espressione di una imprenditoria insana che la sostiene affinché le sia garantito un tornaconto economico a scapito delle classi lavoratrici.

Dove non c'è spontanea adesione alle regole, è necessario intensificare i controlli e verificare con puntualità se l'utilizzo degli aiuti di Stato abbia o meno portato a garantire l'occupazione.

Al rilievo penale delle condotte illecite dovrebbe seguire anche un rilievo sanzionatorio accessorio che impedisca ai soggetti incriminati di continuare ad essere imprenditori.

Obiettivo 32: Controllo sulla destinazione effettiva dei fondi erogati dallo Stato in favore delle imprese, al fine di verificare se il loro utilizzo abbia o meno salvaguardato i posti di lavoro

Dal programma politico di Democrazia Atea