Le operazioni commerciali della Ferragni non devono interessare la politica. Se una privata cittadina sbaglia, avrà l'ordinamento giudiziario ad occuparsi di lei. Ciò che è vergognoso è che la Presidente del Consiglio ha attaccato una privata cittadina senza che nessuno abbia sollevato il problema della grave interferenza. Il potere istituzionale non può attaccare i singoli, il potere politico fronteggia gli avversari o chi comunque occupa incarichi pubblici, ma non i singoli cittadini che commettono violazioni amministrative. La Ferragni può legittimamente essere oggetto di satira, può essere al centro delle inchieste del giornalismo, o delle critiche di altri privati cittadini, ma non è ammissibile che sia attaccata dalle istituzioni rappresentative pubbliche. Le istituzioni che possono occuparsi di lei nella vicenda con Balocco, possono essere quelle amministrative e giudiziarie, ma non possono sferrarle attacchi le istituzioni della rappresentanza. Se Meloni fosse stata una statista questa banale regola del potere l'avrebbe applicata, ma non è una statista, è solo una miracolata al servizio di altri. In Meloni ha banalmente prevalso l'odio di classe a scapito della terzietà dell'istituzione che rappresenta.