Assange resta il simbolo della libertà democratica. La sua prigionia è la conferma che le libere opinioni non sono più tutelate, che il diritto dei cittadini di sapere quali atrocità commettono le classi dirigenti in loro danno, è in effetti un diritto negato. Assange è il simbolo della paura che hanno i governi di essere sbugiardati, di essere inchiodati alle loro responsabilità. Assange non ha messo in pericolo la sicurezza delle Nazioni quando ha disvelato le nefandezze commesse, ma è in prigione perché ha permesso che tutti conoscessero i nomi dei responsabili. Difendere Assange significa difendere i valori democratici. Oggi a Lugano erano presenti i comitati COMO PER ASSANGE e COMITATO PER LA LIBERAZIONE DI ASSANGE, nonché DEMOCRAZIA ATEA rappresentata da Giovanna Baracchi, in una espressione corale di sostegno e solidarietà a Stella Assange e a Julian Assange, la moglie e il padre di un uomo che ha scelto di stare dalla parte della verità contro chi ha scelto il potere del terrore e della oppressione.