C'E' UN LIMITE

30-05-2023 12:17 -

Rispetto alle problematiche della vita e della salute, Democrazia Atea ha una posizione chiara e definita: non devono esserci ingerenze religiose nelle decisioni che riguardano la vita, dal concepimento alla morte. Se i singoli cittadini hanno una personale riserva di carattere religioso sull'aborto e sulla pillola abortiva, sulla pillola del giorno dopo, sull'eutanasia, sul fine-vita, sul testamento biologico, sulle staminali, queste personali posizioni possono essere comprese e nessuno potrà obbligare i religiosi a compiere azioni contrarie al loro credo. Ma c'è un limite.
Chi non ha queste limitazioni di carattere religioso deve avere pari rispetto e tutela. I credenti non possono imporre le loro limitazioni agli uomini liberi e pertanto chi si trova in una qualsiasi dolorosa necessità deve trovare strutture sanitarie idonee a prestare la dovuta assistenza, sempre e comunque. I medici che operano nelle strutture sanitarie pubbliche non possono trincerarsi dietro pavide obiezioni di coscienza, fermo restando che nel privato ognuno potrà fare come crede. Recuperiamo finalmente la linea di demarcazione tra pubblico e privato, continuare a confonderla giova solo ai mistificatori.