NAZIFASCISMO

27-04-2023 09:46 -

Conosco bene cosa accadde alle donne ciociare quando l'esercito francese si rese responsabile degli stupri. Non furono solo soldati marocchini, ma anche soldati francesi che facevano parte di quella divisione. Furono stuprati anche bambini, non solo donne. A Castro dei Volsci c'è il monumento alla Mamma Ciociara fatto erigere dai partigiani ciociari, tra i quali mio nonno, autore anche dell'epigrafe.
Le ciociare e i ciociari non hanno dimenticato e la condanna di ciò che accadde fu espressa in prima battuta proprio dai partigiani di questa provincia i quali, peraltro, hanno mantenuto alta, per molto tempo, l'attenzione su queste vicende.
Ebbi modo di ascoltare, non troppo tempo fa, il racconto di una donna sopravvissuta.
Non aveva dimenticato ma non aveva confuso le responsabilità e nonostante avesse pagato in prima persona il prezzo della avanzata degli alleati, diceva "la colpa è della guerra e di chi l'ha portata in Italia".
Aveva ancora la forza e la lucidità di condannare l'invasione nazista.
Certamente una sola testimonianza non può completare una analisi storica che prevede la disamina di molteplici componenti. So comunque che furono le espressioni parlamentari antifasciste ad emanare interventi legislativi protesi a tutelare le vittime delle violenze francesi.
E' una tragedia che non ha mai avuto oblio, almeno dai politici ciociari, ma nessuno, tranne qualche frangia neofascista, ha oltraggiato nuovamente le vittime con una strumentalizzazione negando il valore della Liberazione.
Le celebrazioni, in queste terre, hanno sempre avuto una doverosa attenzione verso le vittime degli alleati, nello stesso contesto nel quale si celebrava la Liberazione dal nazifascismo, e il nazifascismo continua ad essere responsabile storicamente di ciò che accadde.


Carla Corsetti

Segretario nazionale di Democrazia Atea