CORTO CIRCUITO

13-04-2023 09:33 -

La strage di Odessa del 2 maggio 2014 ebbe il suo apice più orribile e drammatico nella Casa del Sindacato dove 40 persone, tra cui molti sindacalisti, furono brutalmente massacrati perché non allineati alle posizioni filonaziste del governo ucraino.

Una delegazione della CGIL si è recata a Odessa e si è immortalata in una foto ricordo scattata davanti alla Casa del Sindacato insieme con coloro che non ci risulta abbiano condannato la strage.

Questo è quanto si leggeva dalle pagine della CGIL nel 2014 all’indomani della strage:

“Il 2 maggio, il giorno dopo la Festa dei Lavoratori, centinaia di neonazisti ucraini e ultràs, armati e sostenuti dal governo filo europeo di Kiev, hanno scatenato un vero e proprio pogrom contro la popolazione russa della città di Odessa, culminato con l’assalto e l’incendio della Casa dei Sindacati, incendio nel quale hanno perso atrocemente la vita oltre 40 cittadini inermi”

Dopo la svolta papista, dopo la presa di distanza dai diritti sessuali e riproduttivi delle lavoratrici, dopo aver invitato al loro Congresso una post-fascista, la CGIL colleziona quest’ ultima perla, incurante che la strage di Odessa sia stato l’episodio più significativo della repressione democratica da parte delle forze naziste in Ucraina.

Analizzando il corto circuito che serpeggia all’interno di quel sindacato ideologicamente allo sbando, forse dobbiamo aspettarci che la CGIL il prossimo 25 Aprile si rechi alle Fosse Ardeatine insieme con Casa Pound?