La Presidente del Consiglio è andata a Palermo dopo l'arresto di Matteo Messina Denaro. Ha detto che è una giornata storica, ed è vero. Con l'arresto di Messina Denaro si è certificato il fallimento dello Stato durato trenta anni, durante i quali la connivenza tra la mafia e il potere politico ed economico, ha avuto le istituzioni cieche quando non sono state addirittura compiacenti. Gli unici che possono attribuirsi meriti sono gli inquirenti, i quali stavolta non hanno scontato depistaggi, e probabilmente hanno incontrato il favore di una "resa". Resta il dato politico più rilevante, ovvero che le condizioni favorevoli al potete mafioso non resteranno minimamente scalfite da questo "spettacolare" arresto. Istruzione, lavoro dignitoso, cultura della legalità, sconfitta del patriarcato, emancipazione, benessere diffuso, sono queste le condizioni di sconfitta della mafia, che arretra nella mentalità, nel costume e nella economia. Dove c'è emancipazione non c'è connivenza mafiosa. Dove si continua a dare valore a "tradizioni" patriarcali, non potrà mai esserci riscatto dalla mafia.
