11 SETTEMBRE

11-09-2022 22:06 -

“Fate tutto il necessario per danneggiarlo e farlo cadere, quel figlio di puttana va schiacciato con qualsiasi mezzo”.

Così si esprimeva il “democratico” presidente degli Stati Uniti Richard Nixon quando, insieme con Herry Kissinger decise di far uccidere Salvador Allende e di instaurare una giunta militare in Cile.

L’interesse degli USA per il rame cileno, nella pianificazione di Nixon e di Kissinger, valeva la ferocia sanguinaria del dittatore Pinochet.

Salvador Allende è tra le vittime più rappresentative tra quelle che hanno contrastato l’avanzata imperialista statunitense.

Neanche noi siamo stati risparmiati.

Da Enrico Mattei ad Aldo Moro la CIA non ha mai trascurato di paralizzare ogni iniziativa economica e politica che ci avrebbe consentito autonomia strategica.
Salvador Allende è stato un brillante esperimento politico di socialismo democratico e dopo la sua uccisione il prezzo del dolore pagato dai cileni è stato altissimo e si è rinnovato nei decenni successivi.

Come dimenticare l’immagine del dittatore Wojtyla, durante una sua villeggiatura in Cile, che omaggia il dittatore Pinochet e nega alle madri dei Desaparecidos un incontro.

Democrazia Atea celebra l’11 settembre in memoria di un uomo ucciso per volontà degli Stati Uniti perché credeva nelle aspirazioni egualitarie del suo popolo e voleva emanciparlo dallo sfruttamento senza dignità.