NI UNA MUERTA NI UNA MUJER DESAPARCIDA, IL CORAGGIO DELLE DONNE

28-11-2021 22:26 -

Le strade mondiali che conducono le donne all'autodeterminazione contro le culture machiste esistenti sono ancora sconnesse, ricche di ostacoli. In paesi come il centro America la stessa vita delle donne ha poco valore, relegata a macchina riproduttiva. In particolare nello stato de El Salvador da gennaio a settembre sono 400 le donne scomparse, 103 ritrovate senza vita e più di 5000 le denunce di violenza. A tutta questa situazione si aggiunge il divieto totale di ricorso all'aborto considerato crimine anche se spontaneo e punito da 1 a 50 anni di carcere.
Una violazione sull'altra, violenza, stupri e aborti sono la dimostrazione che le donne in quel paese vivono una situazione quotidiana tragica. Nonostante tutto, il coraggio in questo ultimo 25 novembre non è venuto meno, le donne hanno marciato ricordando la vita di Manuela che nel 2008 dopo un aborto spontaneo venne barbaramente ammanettata nel letto ospedaliero per poi esser condotta in carcere e condannata successivamente a 30 anni . La vita di Manuela si è spenta sempre da reclusa qualche anno dopo.
Al grido di ni una mujer muerta ni una mujer desaparecida la manifestazione ha risollevato il problema del divieto totale alla libera scelta femminile e soprattutto le gravi violazioni di diritti umano e diritti alla salute.
Il governo attuale nonostante le numerose pressioni dei movimenti femministi non fa nulla per impedire o alleggerire le condanne, nonostante vi sia stato il ricorso alla Corte Interamericana dei diritti umani. Negli ultimi 25 anni sono state centinaia le donne salvadoregne accusate di aborto o omicidio aggravato e così sarà ancora se donne e uomini di quel paese non continueranno a lottare per rivedere una legge terrificante.
Stopmujermuerte#stopmujerdesaparecide#
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