LUIGI TOSTI

01-10-2021 23:00 -

Luigi Tosti doveva deporre come testimone in un'aula addobbata con il crocifisso e ha chiesto che venisse tolto dalla parete richiamando l'ultima sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione che ne consente la rimozione.
Il Giudice che celebrava il processo non ha rimosso il crocifisso e ha rinviato la causa per consentire l'allestimento di un'aula priva di simboli.
La battaglia contro i crocifissi nelle aule giudiziarie non è terminata e le Sezioni Unite hanno offerto una motivazione giuridica a supporto della rimozione, e per quanto i religiosi prevaricatori si rifiutino di accettarla, non possono più imporci la loro simbologia.
Nell'articolo che riporta la notizia (https://www.sanmarinortv.sm/.../rimini-ex-giudice.../amp ) c'è comunque una imprecisione macroscopica: Luigi Tosti è stato rimosso dalla magistratura non perché si rifiutava di celebrare processi sotto l'insegna del crocifisso, ma perché si rifiutava di celebrarli in un'aula allestita per gli atei, mentre tutte le altre aule erano per i cattolici, proprio come negli anni 50 negli USA c'erano gli autobus per i bianchi e gli autobus per i neri.
La discriminazione insita nella destinazione di aule per i cattolici e un'aula per gli atei è grave, ma chi è offuscato dalla appartenenza religiosa, ancora oggi non è in grado di comprendere la differenza tra una soluzione che rispetta il principio di non discriminazione e l'accomodamento che non lo nega.
Nel caso di Luigi Tosti la Cassazione scelse la strada della discriminazione.