Con onestà intellettuale bisogna riconoscere che Bergoglio è un abile comunicatore. Ha scritto una lettera al gesuita che ”si prende cura dei gay” e ha ottenuto una molteplicità di risultati. Prendersi ”cura” dei gay lascia sottendere che siano ”malati” e che abbiano un senso le terapie riparative con le quali i cattolici hanno aperto una nuova fonte di guadagno. Mostrare questo tipo di vicinanza ai gay fa esultare i cattocomunisti, la destra, e in generale i papaboys e le papagirls nella idiota convinzione che Bergoglio sia moderno mentre la sua corte sia conservatrice. Dopo la nota contro il ddl Zan il Gesuita è dovuto correre ai ripari, le richieste di sbattezzo sono state migliaia. La secolarizzazione avanza e la spiritualità vissuta nella deferenza clericale si disvela in tutto il suo portato anacronistico, e rende politicamente insofferente la popolazione nella permanenza del Concordato, fonte economica dei privilegi verso questa monarchia di soli uomini. Dieci miliardi l’anno sotto forma di elargizioni dirette e esenzioni indirette, per mantenere nel lusso circa 50mila preti, potrebbero, piuttosto, risolvere definitivamente la povertà di 6 milioni di persone. #sapevatelo