DDL ZAN

10-05-2021 11:49 -

Il DDL Zan è un argine ad un fiume che ha già straripato e riportarlo nell'alveo naturale diventa una impresa ardua. La sottocultura omofobica trova il suo fondamento teorico, pianificato in modo sistematico, con il Lexicon, un dizionario enciclopedico pubblicato sotto l'egida del monarca Wojtyla, nel quale sono state elaborate le indicazioni da impartire ai parlamenti affinchè legiferassero contro i diritti delle donne e delle persone non eterosessuali.
Le teorie del Lexicon fanno parte della strategia oppressiva di quella monarchia medievale che ha condizionato gran parte della società italiana. Ora ci si è resi conto che l'imbarbarimento è eccessivo e che la catechesi violenta della Chiesa cattolica sta sfuggendo di mano. Si aggiunga che il PD, che quella catechesi l'ha adottata pienamente, pur di restare al libro paga del Vaticano, ha valutato di bilanciare la politica di annientamento dei diritti sociali con la politica di "concessione" di qualche diritto civile.
Insomma il PD vuole dare ad intendere che il suo fine primario non è solo quello di distruggere le tutele delle classi subordinate, e usa la difesa dei diritti civili come arma di distrazione. Prendiamoci il DDL Zan ma se non rescindiamo il legame con quella monarchia parassitaria, sarà solo fumo negli occhi e la radice dei problemi che quella norma vuole risolvere, sarà intatta. In sintesi il cancro va estirpato, non si cura con il bicarbonato.