STORIA E NON MITOLOGIA

27-12-2020 21:49 -

On.le Ministra Azzolina,
Sottopongo alla Sua attenzione le seguenti constatazioni.
Decenni di becere riforme introdotte dalla destra moderata del PD e
felicemente abbracciate dalla destra estrema degli altri partiti, la cui
rozzezza ha sempre fatto il paio con l'ignoranza, hanno totalmente
passivizzato la classe docente.
E' pur vero che parte di questa passivizzazione è conseguenza diretta
del fatto che la Chiesa cattolica, con la complicità della classe
politica, ed in particolare dei Ministri e delle Ministre
dell'Istruzione, ha immesso nella scuola della Repubblica italiana un
numero abnorme di insegnanti di religione a spese dello Stato italiano.
Con questo sistema la Chiesa cattolica ha infiltrato la scuola con
insegnanti di tutte le materie, inizialmente entrati nella docenza come
insegnanti di religione, a cui i vescovi, di volta in volta, non hanno
rinnovato l'idoneità, con il preciso scopo di consentirgli una
immissione in graduatoria senza concorso, dopo aver beffato con questo
trucchetto colleghe e colleghi che invece, dopo aver superato il
concorso abilitante, rimanevano al palo in attesa di essere immessi in
ruolo.
Il privilegio accordato agli insegnanti di religione si è consumato
finanche nel trattamento stipendiale dei supplenti che se terminavano il
periodo di supplenza alla fine dell'anno scolastico, diversamente dai
supplenti di tutte le altre materie, hanno continuato a percepire lo
stipendio sino alla riapertura dell'anno scolastico successivo.
Gli insegnanti di religione hanno ottenuto di far parte delle
commissioni esaminatrici negli esami di maturità, hanno ottenuto che il
voto della loro materia costituisse punteggio, neutralizzando, di fatto,
la facoltatività.
Agli insegnanti di religione è stato consentito, recentemente, di
diventare perfino dirigenti scolastici, sovrastando la libera docenza,
condizionandola nei contenuti, oltre che nella organizzazione.
Nonostante la grave crisi emergenziale dovuta alla pandemia, Lei ha
trovato persino il tempo di preventivare, d'intesa con la CEI - il
Consiglio dei Ministri della Monarchia confinante - un concorso apposito
per immettere altri insegnanti di religione nel corpo decente italiano.
Il vero scopo di questa squallida invasione non è quello di impoverire
la classe docente con le mezze cartucce raccomandate dal vescovo, quanto
piuttosto quello di impoverire gli studenti e le studentesse, minando
alla radice la loro capacità critica, per renderle masse ubbidienti e
subordinate, facili da governare nella privazione dei diritti e nella
accettazione del privilegio clericale, agendo sui contenuti e sugli
obiettivi didattici.
Segnatamente, in questa intromissione, è stato consentito che venissero
manomessi i libri di storia trasformandoli in libri contenenti nozioni
mitologiche spacciate per notizie storiche.
Lei, signora Ministra, ha frequentato la Scuola di specializzazione per
l'abilitazione all'insegnamento della storia e della filosofia e dunque
Lei conosce perfettamente la differenza tra storia e mitologia, Lei
conosce perfettamente la differenza tra una Fonte storica e un testo di
letteratura mitologica priva di fondamento storico.
Ai ragazzi e alle ragazze delle scuole medie in Italia, invece, è stata
negata la possibilità di differenziare la storia dal mito, è stata
negata la verifica degli accadimenti attraverso le fonti, perché sono
state spacciate come fonti storiche i vangeli, universalmente esclusi
dalle fonti storiche e classificati piuttosto nella letteratura
mitologica religiosa.
Indipendentemente dalle Sue personali competenze, non può consentire che
su un libro di storia della scuola secondaria si affermi come fatto
storico inconfutabile che Gesù sia stato crocifisso e che dopo tre
giorni sia risorto, richiamando i vangeli come fonte.
Ricordo a me stessa che i sistemi di falsificazione sulla storia di
Gesù, usati dai cristiani attraverso decine e decine di vangeli, sono
stati già oggetto di critica nel II secolo, e che la indagine storica
dei secoli successivi non ha modificato le conclusioni a cui era già
giunto il filosofo Celso.
Ai ragazzi e alle ragazze delle scuole medie italiane viene insegnato,
attraverso i libri di storia approvati dal Ministero dell'Istruzione,
che la diffusione del cristianesimo avvenne con spontanea e pacifica
adesione, mentre invece comportò lo sterminio dei pagani, trucidati
perché non volevano convertirsi alla nuova religione, depredati di ogni
loro bene, nei libri di storia si omette di dire che la violenza
criminale dei cristiani mise in atto persecuzioni feroci contro chi
professava altre religioni.
Ma ciò che, dal punto di vista didattico resta di una gravità assoluta,
sta nel fatto che si fa passare la resurrezione come un fatto storico
realmente accaduto.
Nel libro di storia della Zanichelli editore – autori Paolucci Signorini
Marisaldi –nel disprezzo di ciò che è una fonte storica, nel disprezzo
del metodo di indagine critica, nel disprezzo del diritto alla
conoscenza che nella scuola pubblica dovrebbe essere massimamente
tutelato, si afferma con sicumera baldanza che “Gesù dopo tre giorni
risorse dalla morte”, e sicuramente non è il solo testo a divulgare
simili contenuti.
Veicolare simili affermazioni in un testo di storia, va oltre il
consentito.
Va contro la Convenzione dei diritti del fanciullo, va contro lo Statuto
degli studenti e delle studentesse, va contro la logica.
E' proselitismo e non libera docenza.
Le chiedo di intervenire e di imporre a tutte le case editrici, e non
solo a quella menzionata, una correzione immediata, posto che una simile
castroneria mitologica dovrebbe comportare, quale normale conseguenza,
la revoca della autorizzazione ministeriale alla diffusione del testo
tra i libri scolastici.
A meno che nelle pianificazioni clericali questo non sia che il primo
passo, cui potrebbeseguire, per esempio, la eliminazione della Teoria
delle specie di Darwin, sostituita magari dal terrapiattismo.
Auspico che sappia cogliere la gravità di simile questione, per gli
effetti conseguenti, e che nella scuola italiana venga tutelato senza
compromessi il Diritto Umano alla Conoscenza.
Resto in attesa di conoscere quali provvedimenti intende adottare e nel
tentativo di non lasciare vanificata l'istanza di rettifica, la presente
verrà inviata agli storici, intellettuali, redazioni e sindacati in
indirizzo auspicando un loro intervento sulla querelle.

Carla Corsetti
Segretario nazionale di Democrazia Atea

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