Non lo voterò perché incarna un modo di fare politica che detesto.
È aggressivo, violento verbalmente, autoreferenziale, identifica il suo movimento con sé, parla sempre in prima persona, rappresenta quella concezione verticistica, machista e leaderistica della politica che ha portato la politica stessa ai tassi di impopolarità e impoverimento etico e culturale che registriamo.
Non lo voterò perché anche il suo continuo riferimento alla torta da spartire, non più tra pochi ma tra molti, mi urta. Non ci sono torte da spartire ma servizi da erogare, diritti da difendere e garantire, economia da ricostruire nella direzione dell'economia circolare e solidale, difesa dell'ambiente da trasformare in stile di vita individuale e collettivo.
Non lo voterò perché credo fortemente nelle differenze tra destre e sinistre e chi le nega in nome della post ideologia è falso e ipocrita oppure politicamente ignorante.
Non lo voterò perché non gli sento mai fare discorsi programmatici che vadano nella direzione dell'abbattimento delle disparità di genere e non ho capito qual è la sua visione del ruolo delle donne nella società.
