PASTORE E COMPLICE

06-11-2020 14:48 -

Parlare e agire sono due cose diverse.
Don Gallo sulla pedofilia clericale ha solo parlato.
Sapeva ma non ha fatto il necessario per fermare le violenze sui minori abusati dai suoi sodali.
Quando fu arrestato don Seppia, un pedofilo le cui intercettazioni riferite dalla stampa davano un quadro orribile, guarda caso i giornali chiesero proprio a Gallo di rilasciare dichiarazioni e le sue parole sulla asserita solitudine dei preti andavano nella direzione di salvare la faccia alla ditta, come sempre.
In quella occasione mostrò una estrema capacità da equilibrista con una condanna di facciata e con una sottile comprensione verso la solitudine dei suoi colleghi quale giustificazione della perversione.
Se fai parte del club ed è il club che ti mantiene, non puoi essere critico con l'azione di denuncia alle autorità civili verso gli altri soci, è una regola banale dalla quale Gallo non si è sottratto.
La camicia nera lunga è una divisa che comporta potere esercitato attraverso la sottomissione delle masse, in un esercito non tutti fanno il lavoro sporco, c'è anche chi non uccide e sta in ufficio, poi c'è chi uccide, ma tutti fanno parte della organizzazione.
Per i preti vale la stessa cosa, uno su venti stupra i minori e gli altri godono del potere costruito sullo stupro e si guardano bene dal denunciare i colleghi che fanno il lavoro
sporco.
Vivono bene grazie alle leggi compiacenti dello stato italiano ma si proteggono con le leggi del diritto canonico.
Gallo compreso e non è innocente.
Sapeva, come sanno tutti, e non ha denunciato alla magistratura.
Secondo il diritto italiano sei complice.
Don Gallo era solo apparentemente una voce fuori dal coro perché il Vaticano necessita di queste figure per creare una breccia a sinistra.
Un prete "buono" veicola migliaia di preti pessimi e la sinistra abbocca.
Gallo per essere credibile avrebbe dovuto gettare la tonaca alle ortiche e diventare uno di noi.
Non lo ha fatto rimanendo fino all'ultimo giorno un membro di una gerarchia capitalista e dittatoriale.
Purtroppo il comunismo è per troppi una fede e troppi a sinistra non vedono l'ora di trovare il buon pastore.
Non ci emanciperemo mai da un paese prevalentemente clericofascista.