BERGOGLIO E LA STRATEGIA DELLE UNIONI CIVILI

25-10-2020 16:28 -

Qualche giorno fa una vecchia affermazione rilasciata dal Papa ripropone il tema di un riconoscimento sempre negato dalla religione cattolica rispetto alle unioni omosessuali. Tutti figli di dio , certo, non respinti ma indirizzati a psichiatri e psicologi in grado di invertire la rotta, questa la nuova manovra messa in atto.
L' ottima strategia di marketing portata avanti dal monarca confinante non convince la maggior parte della comunità LGBTQI, sapendo quanto la religiosità abbia condannato e contrastato i legami con lo stesso sesso e la transizione del cambiamento.
Non occorre andare troppo indietro nel tempo, sappiamo quale fu la linea dettata da Bergoglio in Argentina che non mancò di emarginare ed additare le comunità gay durante periodi oscuri, contestati da chi visse la dittatura sulla propria pelle. I media citano una frase senza approfondire, non vi è nessun cambiamento e nessun riconoscimento ufficiale in merito alle unioni omosessuali! Una frase non significa nemmeno ipotesi ma suscita apprezzamenti in un'opinione pubblica che vede in un sorriso o in lontanissimo approccio il sorgere del nuovo che non esiste. Operazione di marketing a parte la monarchia assoluta di soli uomini prosegue un cammino sempre uguale da secoli, forse un tempo la presa in giro sarebbe stata meno esplicita oggi non più!
Democrazia Atea Lombardia