LA (MALA)FEDE

28-09-2020 11:04 -

La fede viaggia su un piano di irrazionalità che non si fronteggia con quello della verità storica. Per quanto si possa presumere di avvalersi di prove inconfutabili, il credente le respingerà semplicemente ignorandole. Portare un credente a verificare il limite delle proprie paure non potrà mai costituire obiettivo politico per DA. Già nel 1500 il filosofo Calvino scrisse un trattato sulla falsità della Sindone. Molti sanno che è un telo falso, ma la venerazione di quella reliquia non si è intaccata di una briciola. Non si può combattere contro il desiderio di una parte dell'umanità di adorare uno straccio quanto piuttosto contro un sindaco del PD come Chiamparino che tempo fa ha destinato 2 milioni di euro per celebrare quello straccio. Diffondere culturalmente il piano storico e razionale non aiuterà di certo i credenti a prendere le distanze dalla consolazione che la mitologia può dargli ma forse potrà contribuire a dare una risposta a chi ha già in sè il seme del dubbio o a fornire ai razionalisti qualche argomento in più per sostenere, sul piano privato, la fondatezza dei propri assunti. Non andrei mai da mia nonna a spiegarle che con molta probabilità Gesù non è mai esistito, nè andrei da una madre che ha perso un figlio per spiegargli che se quel figlio gli appare in sogno in realtà è solo una sua proiezione. Sul piano privato non ho alcun interesse ad influenzare nessuno. Politicamente ritengo indispensabile che la cultura viaggi liberamente sia sui piani della verità storica e sia su quelli della fantasia, senza che a nessuno possa mai essere imposta l'una o l'altra e che ognuno possa scegliere liberamente ciò che più rasserena il proprio animo.